Descrizione
I Monti della Tolfa, racchiusi tra il Tirreno e l’ arco del fiume Mignone si estendono per circa 17.000 ettari a nord-ovest di Roma e presentano caratteristiche di conservazione ambientale tali da renderli unici. I monti si elevano poco al di sopra dei 600 metri e si stagliano nettamente nei paesaggi circostanti. Ampi pascoli e boschi rigogliosi ricoprono il vasto territorio dove macchia mediterranea, castagni e faggi generano il tipico “paesaggio tolfetano”. Lecci, carpini, querce, agrifogli, mirto, erica, ginepro si alternano e convivono insieme dando vita a panorami ricchi di colore in ogni stagione dell’anno.
Il paese di Tolfa svela le sue origini medievali nelle case in pietra locale abbarbicate al monte della Rocca, raccolte sotto i ruderi del castello: un assetto urbano tipico dell’anno Mille, legato alla difesa dagli incursori barbari e saraceni e che vide anche sorgere Tolfa Nuova.
Le prime notizie certe risalgono al 1201: Tolfa Vecchia ( l’attuale Tolfa) viene sottomessa a Tarquinia e Tolfa Nuova inizia un dominio da parte di diverse signorie locali, fino alla distruzione nel 1471, nelle lotte tra papato e signori feudali.
A Tolfa gli edifici medievali di rilievo si incontrano salendo tra i vicoli del monte della Rocca: il Palazzo Baronale (XI Sec.) detto anche della Ragione, dimora dei fratelli Pietro e Ludovico Frangipane, signori della Tolfa nella prima metà del ‘ 400; la chiesa di S.Egidio, il cui abside era parte delle mura medievali; la Rocca, bastione difensivo per secoli e oggi punto panoramico sul paese e sulle colline circostanti.
Ai piedi del borgo medievale vi è la Piazza Vecchia (Piazza Matteotti), la prima piazza rinascimentale, da cui Tolfa si espanse in seguito alla redditizia scoperta dell’allume, che segnò una svolta nella storia del territorio. Tolfa passò allo Stato Pontificio e si arricchì di palazzi signorili, come Palazzo Buttaoni e Palazzo Panetti, dall’elegante cortile interno munito di cisterna ottagonale.
Ad Agostino Chigi, nobile senese appaltatore delle cave di allume alla fine del 1400, si deve la costruzione del Santuario della Madonna della Sughera. L’attiguo Convento dei Padri Agostiniani ospita il Polo Culturale, di cui fanno parte il Museo Civico (arricchito da laboratori di restauro all’avanguardia) ospitante ricche collezioni archeologiche etrusche, romane e medievali, la Biblioteca Comunale, con più di ottomila volumi, nonché l’ Archivio Storico Comunale.
Molte le feste popolari che animano il borgo durante l’anno, tutte legate a tradizioni contadine e di allevamento e che culminano, a luglio e ad agosto, con la Rassegna del Cavallo Tolfetano e il Torneo dei Butteri. Il 1° settembre ricorre la sentita festa del patrono S.Egidio Abate che grazie alla solenne processione per le vie del paese, l’ innalzamento dei globi aerostatici e lo spettacolo pirotecnico rimane un appuntamento ricco di fascino e tradizione antica.